Skip to content

Virà Virandôlë

CD musicale allegato alla pubblicazione “Virà Virandôlë”, Cahier n.15 dell’Ecomuseo Colombano Romean e Atti del Convegno “Virà Virandôlë“.

Anno di pubblicazione: 2011

Descrizione

Virà Virandôlë ripropone canti, musiche e danze dell’area occitana dell’alta Valle di Susa. Primo di questo genere in questo territorio, il CD vuole offrire un panorama del repertorio popolare locale e dei diversi modi espressivi di una tradizione musicale che si temeva ormai perduta. Virà Virandôlë si presenta come la traccia sonora delle comunità che hanno vissuto il nostro territorio tra Ottocento e Novecento ed è il naturale compimento del lavoro di ricerca svolto nel corso di diversi anni, che viene a completare la preziosa documentazione rappresentata dagli atti dell’omonimo convegno promosso dall’Associazone ArTeMuDa e dall’Ecomuseo Colombano Romean.

Gli esecutori reinterpretano e adattano i brani alla nostra sensibilità musicale, cercando il più possibile di rimanere fedeli allo spirito di quei compositori anonimi che li hanno trasmessi attraverso i testimoni i quali, a loro volta, li hanno consegnati a noi. La riscoperta di questi pezzi ci restituisce parte di quel panorama sonoro della civiltà contadina delle nostre montagne che accompagnava i suoi figli, dall’infanzia alla maturità: nel gioco, nel lavoro, nei riti, nella quotidianità, nell’emigrazione, nella guerra, ma soprattutto nella festa quale celebrazione ed espressione della comunità.
La Banda Musicale, in questo contesto, rappresentava l’orgoglio paesano, animava il ballo di paese e accompagnava importanti momenti della comunità: dalle solennità civili alle feste patronali, dalle parate militari ai balli di piazza.

I quattro brani riproposti dalla Banda Musicale Alta Valle Susa: Carnevale a Salbertrand, Lu Gueini, Filandole e Salbeltran moun paî, appartengono alla tradizione locale salbertrandese e sono eseguiti in occasioni speciali quali i carnevali.
Il canto in lingua occitana del repertorio infantile è rappresentato da Son son, Nai nai, suite di cinque ninne nanne eseguite da Paola Lombardo e Valeria Benigni delle Trobairitz d’Oc, dalla filastrocca Tin tin tin, ripresa dalla voce di Ida Gay di Amazas, e dal canto La tound, recuperato grazie alla testimonianza di Antonietta Alliaud di Cesana Torinese, questi ultimi eseguiti da Daniele Contardo con gli attori del Laboratorio Permanente di Ricerca Teatrale di Salbertrand: Roberta Borgatta, Arianna Cibonfa ed Enrico Cibonfa. Il gioioso canto La tound lega il mondo infantile a quello del lavoro; negli anni Ottanta è stato oggetto di arrangiamento musicale in forma di farandola da parte dei musicisti-ricercatori Ladislao Todorof, Giancarlo Zedde e Maurizio Rinaldi ed è stato armonizzato, dal maestro Pietro Mussino, per il Coro Ange Gardien che lo ha inciso nel 2003.

Le musiche per ballo, accompagnate dal canto in lingua occitana, sono eseguite dai componenti del gruppo dei Parenaperde, Simone Del Savio, Alberto Dotta, Giorgio Ferraris e Massimo Falco, e sono riproposte con arrangiamenti per violino, ghironda, flauti, bouzuki, musette e clarinetto. La burrée a due tempi A la moddë d’Archamoura, recuperata grazie alla testimonianza di Luciano Souberan di Rochemolles, è preceduta da un frammento di registrazione originale del 1987 di un’esecuzione dell’informatore Claudio Sibille di Cesana Torinese. La scottich di Cesana, A la meizoun de la paoura gen, segue la lezione di Todorof-Zedde-Rinaldi; così la burrée a tre tempi Par bian dansâ, i cui versi venivano utilizzati dall’informatore Mario Capelli di San Marco come “aiuto mnemonico” per suonare un valzer. Il canto di Fenils, Anin a Ciabartoun, testimoniato da Marisa Elleon, è eseguito sull’aria della celebre guiouno Dona-li de fen di Pontechianale.

I versi in lingua francese, un tempo molto diffusi nella nostra valle, sono rappresentati da quattro canti; due di questi sono eseguiti dal gruppo dei Parenaperde, con la collaborazione di Paola Lombardo, e provengono da Rochemolles: la Complainte, dove il canto viene qui proposto sorretto dall’accompagnamento strumentale, ed Èveillez-vous, serenata già edita dal Coro Ange Gardien nel 2003 e qui riproposta sulla linea dell’esecuzione di Roberto Sgarlata e Giancarlo Zedde del 2005. Les beaux mineurs, canto di emigrazione oltralpe dei minatori valligiani tramandato da Ernesto Medail, è eseguito da Enrico Cibonfa e Daniele Contardo, con la collaborazione straordinaria di Franco Contardo già componente del gruppo di musica popolare Cantambanchi. Il rituale Chant de Réveillez viene eseguito dal gruppo dei Parenaperde in una versione che tiene conto delle testimonianze di Cesare Gros di San Marco e di Riccardo Colturi di Fenils.

A chiudere il CD, quale tributo ai testimoni con i quali il lavoro è cominciato molti anni or sono, alcuni dei quali ci hanno nel frattempo lasciati, abbiamo pensato di inserire una suite di valzer e polke eseguite dal fisarmonicista Mario Capelli di San Marco (1908-1996). Mario, le cui performance furono già registrate nel 1982 da Sergio Ottonelli di Valados Usitanos, può, a ragione, rappresentarli tutti poiché, appartenente ad una famiglia di musicanti, ha animato i balli di paese dagli anni Venti agli anni Sessanta, ha fatto parte della Banda Musicale di Oulx e di diverse piccole orchestre e, infine, ci ha lasciato un canto in lingua occitana e alcune musiche per ballo. Inseriamo quindi questa registrazione effettuata nel 1987, pur nella consapevolezza della pessima qualità del suono, ma crediamo che l’esecuzione sia capace di rendere l’immediatezza del musicante “all’improvviso” e possa darci lo sprone par bian dansâ!

Informazioni aggiuntive

CONTENUTO DEL CD

Carnevale a Salbertrand – trad. 2’21”
Banda Musicale Alta Valle Susa

Lu Gueini – trad. 3’27”
Banda Musicale Alta Valle Susa

Filandole – trad. 2’53”
Banda Musicale Alta Valle Susa

Salbeltran mun paî – trad. 2’14”
Banda Musicale Alta Valle Susa

Chant de Réveillez – valzer – trad. 3’15”
Parenaperde (Simone del Savio – voce e violino; Alberto Dotta – ghironda; Massimo Falco – voce e musette, Giorgio Ferraris – musette, flauto)

Mountava la marmitta – A la moddë d’Archarmoura – bourrée – trad. 3’46”
Parenaperde (Simone del Savio – violino; Alberto Dotta – ghironda; Massimo Falco – voce e musette, Giorgio Ferraris – musette, flauto), con un frammento di registrazione originale di Claudio Sibille (1986)

Par bian dansâ – bourrée – trad. 4’22”
Parenaperde (Simone del Savio – voce e violino; Alberto Dotta – ghironda; Massimo Falco – voce e musette, Giorgio Ferraris – musette)

Complainte de Rochemolles – trad. 9’50”
Parenaperde (Simone del Savio – voce e violino; Alberto Dotta – ghironda; Massimo Falco – voce e musette, Giorgio Ferraris – musette, flauto), Paola Lombardo delle Trobairitz d’Oc (voce)

A la meizoun de la paoura gen – scottish – trad. 3’33”
Parenaperde (Simone del Savio – voce e violino, Alberto Dotta – bouzuki, Massimo Falco – voce e clarinetto, Giorgio Ferraris – flauti)

Anin a Ciabartoun – guiouno – trad. 2’18”
Parenaperde (Simone del Savio – voce e violino, Alberto Dotta – ghironda, Massimo Falco – piffero, Giorgio Ferraris – flauto)

Éveillez-vous – serenata – trad. 3’17”
Parenaperde (Simone del Savio – voce e violino, Alberto Dotta – bassetto), Paola Lombardo delle Trobairitz d’Oc (voce)

Son son, nai nai – suite di ninne nanne – trad. 3’34”
Trobairitz d’Oc (voci di Valeria Benigni e Paola Lombardo)

Les beaux mineurs – canto di emigranti – trad. 1’56”
Enrico Cibonfa (voce), Daniele Contardo (fisarmonica diatonica e voce) e la partecipazione straordinaria di Franco Contardo (voce)

La tound – farandolle  – trad. 1’27”
Roberta Borgatta, Arianna Cibonfa, Enrico Cibonfa, Daniele Contardo

Tin tin tin – filastrocca – trad. 1’03”
Roberta Borgatta, Arianna Cibonfa, Enrico Cibonfa, Daniele Contardo

Suite di valzer e polke – trad. 5’50”
Registrazioni originali (1987) dalla fisarmonica di Mario Capelli