LETTURA TEATRALIZZATA IN MEMORIA DEI CADUTI A LACE (BIELLA)
Con Roberto Micali, Renato Sibille, Fabio Liberatore, Igor Casella, Patrizia Spadaro, Tiziana Rubano
Anno di produzione: 2016
Descrizione
Ogni anno le sezioni Valle Elvo e Serra “Pietro Secchia” Ivrea e Basso Canavese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, in occasione della ricorrenza del 29 gennaio, data della cattura del Comando della 76esima Brigata e della Settima Divisione Garibaldi in seguito all’attacco a sorpresa del presidio militare tedesco di Borgofranco d’Ivrea, organizza, presso l’area monumentale di Lace a Donato, un incontro commemorativo con interventi, riflessioni, letture e canti partigiani.
Quella notte avvenne uno dei fatti più tragici della lotta di liberazione nel Biellese, ma anche nel Canavese e nella Bassa Valle d’Aosta, in quanto la 76* Brigata operava in quel periodo sulla Serra, con un raggio d’azione che si spingeva nelle zone circostanti canavesane e valdostane.
ArTeMuDa ha partecipato alle celebrazioni con letture teatralizzate nel 2016, 2019 e 2020.
Repliche
- Venerdì 29 gennaio 2016, Lace (Biella), con Renato Sibille, Igor Casella, Roberto Micali (FOTO)
- Martedì 29 gennaio 2019, Lace (Biella), lettura di brani del libro di Rina Vale “LA MEMORIA… LUNGA LETTERA D’AMORE” – Annotazioni, poesie, ricordi personali sulla lotta di liberazione a Donato, con Renato Sibille, Tiziana Rubano e Roberto Micali (FOTO)
- Mercoledì 29 gennaio 2020, Lace (Biella), letture tratte dalle schede personali dei partigiani stessi redatte presumibilmente a guerra finita dai Comandi, con Fabio Liberatrore, Igor Casella, Renato Sibille, Roberto Micali (FOTO)
Informazioni aggiuntive
I CADUTI
Muoiono sul posto nella notte tra il 29 e il 30 gennaio 1945 i Partigiani:
- Piero Crotta, nome di battaglia “Abbondanza”, classe 1924
- Aldo Gariazzo, nome di battaglia “Dante”, classe 1924
Il 5 febbraio è impiccato a Cuorgné Walter Fillak, nome di battaglia “Martin”, classe 1920.
Il 5 febbraio è crudelmente torturato e impiccato a Ivrea Luigi Gallo, nome di battaglia “Battisti”, classe 1920.
Sempre il 5 febbraio, a Ivrea sono inoltre fucilati
- Ugo Machieraldo, nome di battaglia “Mak”, classe 1909
- Alfieri Negro, nome di battaglia “Ugo, classe 1904
- Riccio Orla, nome di battaglia “Riccio”, classe 1915
- Piero Ottinetti, nome di battaglia “Pirata”, classe 1914
- Luigi Viero, nome di battaglia “Testarin 1°”, classe 1917
- Attilio Tempia, nome di battaglia “Bandiera 1°”, classe 1922
Ad Alpignano saranno fucilati il 22 marzo:
- Renzo Migliore, nome di battaglia “Basso”, classe 1924
- Renato Tua, nome di battaglia “Franchestein”, classe 1922.
Si salvano Luigi, Ciglio e Sten. Pallino, gravemente ferito, trascorre due mesi all’ospedale tedesco di Cuorgné e viene salvato dai Garibaldini della 49° Brigata il 14 aprile 1945.