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Carnavà dlou Goueini äd Sabaltran

Con gli attori del Laboratorio Permanente di Ricerca Teatrale di Salbertrand e gli abitanti di Salbertrand

Testi in patois e in italiano composti da Renato Sibille

Organizzato da Comune di Salbertrand e Provincia di Torino

Anno di produzione: 2006

Descrizione

Le strade del paese si animano con la tradizionale sfilata delle maschere, richiamate dal suono allegro dei tamburini. Il corteo attraversa tutto il paese presentando le maschere del carnevale storico che a Salbertrand ha saputo mantenere viva l’antica tradizione. La sfilata è accompagnata dal suono dei ragazzi della Banda Musicale Alta Valle Susa e dal gruppo occitano Parenaperde.

La maschera che impersona il carnevale chiede il permesso, agli anziani della comunità e al sindaco, per poter inondare strade e piazze di scherzi, danze e allegria. Ritornano, per una sera, gli antichi lazzi dei mercanti giunti in piazza a vendere i lasciti dell’anno passato, dalle pietre di Venaus alle opere delle olimpiadi, dagli scarichi dell’autostrada alla bevanda di “acqua nera d’Amercia”.

Due mucche trainano l’aratro e, mentre i vecchi seminano la cenere nel campo di neve, ripetendo un antico rito di fertilità, i bambini richiudono il solco nella speranza di un’estate propizia. Tra vin brulé, bugie e cioccolata calda, offerte dagli abitanti del paese, le maschere si dirigono fino alla piazza della stazione con i ragazzi del paese che fanno danzare i pupazzi di paglia del grande e del piccolo carnevale.

Dopo il processo al carnevale e la lettura del testamento, il grande carnevale di paglia è bruciato in un falò mentre giunge la quaresima a ricordare che l’inverno non è ancora finito e che ci regalerà ancora neve fino ai giorni di Pasqua.

Repliche

  • Martedì 28 febbraio 2006, Salbertrand (TO)

Informazioni aggiuntive