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All’Hotel Dieu

VISITA TEATRALIZZATA ALL'HOTEL DIEU DI SALBERTRAND (TO)

Scritta, diretta e interpretata da Roberto Micali, Renato Sibille, Patrizia Spadaro

Anno di produzione: 2012

Descrizione

Lo spettacolo nasce in occasione dell’apertura dell’Hotel Dieu quale spazio espositivo nel giugno 2012, a seguito dell’acquisto dell’edificio da parte del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, avvenuto il 17 novembre 2011, per inserirlo nel percorso dell’Ecomuseo Colombano Romean. Lo spettacolo ha l’obiettivo di raccontare la storia dell’antico edificio ed è diviso in tre episodi introdotti dalla Guida che illustra gli enti ospitalieri, la storia dell’Hotel Dieu di Salbertrand e le vicende relative alla fontana monumentale del 1545 collocata davanti all’edificio. Il primo episodio riadatta la visita teatrale Il Pane del pellegrino (2008) al luogo, mentre gli altri due episodi, Annus Domini 1672 e Casa Arlaud, sono basati su fatti e documenti storici collegati all’edificio e alla fontana di cui riportiamo alcune note.

Repliche

  • Domenica  24 giugno 2012, Salbertrand (TO), Hotel Dieu
  • Sabato 3 agosto 2013, Salbertrand (TO), Hotel Dieu
  • Sabato 14 novembre 2015, Salbertrand (TO), in occasione dell’inaugurazione della fontana du Milieu (FOTO)
  • Sabato 25 giugno 2022, Salbertrand (TO), Hotel Dieu (FOTO)

Informazioni aggiuntive

NOTE STORICHE SULL’HOTEL DIEU E SULLA FONTANA MONUMENTALE

Secondo l’inventario dei beni delle congregazioni di carità compilato il 14 ottobre 1865, l’Hotel Dieu risulterebbe già annotato al catasto nel 1585, per una casa e due appezzamenti di terreno, segno della sua precedente esistenza. Anche gli stati patrimoniali del Bureau de Charité del Settecento riportano che la congregazione esiste da tempo immemorabile e che la sua fondazione sarebbe precedente al 1585, ma si afferma che nessuno possiede l’atto di fondazione. 

Nel documento settecentesco dell’archivio vescovile di Susa, indicato come Visite fol. 352 e contenete una memoria relativa alle opere pie dei mandamenti di Cesana, Oulx, Bardonecchia e della parrocchia di Salbertrand collegata ad una visita pastorale, viene indicato l’Hopital des pelerins à Salbertrand, che possiede alcuni appezzamenti di terreno. Si tratta di alcuni campi dati in affitto a fronte di un pagamento in segale, di una vigna in territorio di Exilles e di “une maison pres de la grand fontaine, contenant cuisine, une chambre, une petite cave, et une autre petite chambre au dessus de la cave”. Probabilmente i pellegrini erano ospitati sulla paglia senza alcun confort a parte quello di avere un tetto sulla testa, poiché l’arredamento e la biancheria risultano estremamente poveri: “deux chalits, quatre draps toile de pais, deux couvertures, grosses, et quatre couvertures drap de païs”. Presso l’ospedale, il cui procuratore è Mathias Bonnot, “On donne la passade aux pelerins” in transito per Oulx o Exilles e, inoltre, “la communauté fait porter à Oulx ou à Exilles les pelerins qui ne peuvent marcher, et quelquefois il y en a qui aident les malades”. La memoria non è datata, ma è comunque successiva al 1708 ed è inserita tra documenti redatti sulla base di una disposizione del priore Menel nel 1716 dove appare anche citata la data 1718, dunque il documento è collocabile tra questi due estremi cronologici. La memoria cita ostelli per pellegrini anche in Exilles, Cesana e Oulx, di quest’ultimo fornisce l’ubicazione presso la Prevostura: “Cet hospital est etabli dans l’enclos de la prevosté d’Oulx ou il y a un bastiment joignant celuy du sr. prevost assés beau et commode pour loger et recevoir tous les pelerins qui passent avec une petite grange et ecuirie attenants. C’est toujours un des anciens chanoines qui en est administrateur pourveu en titre rendant compte neantmoins de son administration”. 

Nello Stato degli immobili, delle attività e delle rendite o pensioni appartenenti al Bureau de Charité di Salbertrand, redatto nel 1758,  in occasione della visita pastorale del vescovo D’Orlié, viene indicato un edificio “anticamente destinato ad alloggiare i pellegrini, situato di fronte alla grande fontana al centro del Borgo avente la casa di Antonio Arlaud fu Giuseppe a levante, la detta fontana a mezzogiorno e la via Prederriere a ponente, che non fornisce alcuna rendita poiché è praticamente inabitabile”. Un documento conservato nell’Archivio Storico del Comune di Salbertrand, riporta la Liquidation des fonds appartenants au Bureau de charité de la Com.té de Salbertrand con l’elenco delle proprietà dell’ente di carità, primo dei quali: una casa senza estimo contenente pia domus dei. Il documento è databile 1764 o 1765, poiché al suo interno è riportata l’annotazione di un atto di donazione del 20 aprile 1764. A partire dal 1766, i documenti riportano l’ente caritatevole (dove l’appellativo Hotel Dieu è spesso utilizzato quale sinonimo di Bureau de Charité) con le relative rendite derivanti da appezzamenti di terreno, ma non citano più l’edificio.

Nel 1862, il Consiglio Comunale delibera l’abbassamento della fontana monumentale di cm. 45 riconosciuto allora necessario per poter con comodo attingere acqua e abbeverare il bestiame.

Nel 1884, la fontana monumentale “du milieu de ville” del 1524 viene riprodotta nel Borgo Medievale del Valentino di Torino, realizzato dall’Architetto Alfredo d’Andrade, in occasione dell’Esposizione generale italiana.

Il Consiglio Comunale in seduta del 14 dicembre 1899 delibera di espropriare parte della casa Arlaud di proprietà dei coniugi Spirito Arlaud fu Luigi e Bonnot Sofia, sita in Via Maestra n. 34 al fine di demolirla per realizzare un lavatoio a lato della fontana di milieu de ville.

In seduta del 19 marzo 1900, il Consiglio Comunale delibera di acquistare una maggior porzione della casa Arlaud al fine di sgomberare la strada dalla vasca della fontana. Su incarico del Comune di Salbertrand, il 14 luglio, il Geometra Biagio Fontan di Susa presenta il progetto per la demolizione di parte di casa Arlaud, lo spostamento della fontana e la realizzazione del lavatoio ricoperti con elegante tettoia metallica che avrà due colonnine di ghisa appoggiate sugli angoli della vasca della fontana, angoli trasformati in pilastrini. 

Il 10 febbraio 1901, il Consiglio Comunale approva il progetto del Geometra Fontan. Il 24 settembre la Sotto Prefettura comunica che l’Ufficio Regionale per la conservazione dei monumenti insiste nel suo precedente avviso che la fontana “du Milieu de ville” non si deve muovere dal suo stato attuale. Il 24 ottobre il Consiglio Comunale richiede lo studio sul progetto da parte dell’Ufficio Regionale insistendo sulla necessità di spostare la fontana per allargare il passaggio stradale.

Il 30 luglio 1902, si riunisce la Commissione Consultiva Conservatrice dei monumenti d’arte e di antichità nella Provincia di Torino per discutere del progetto relativo al lavatoio e allo spostamento della fontana che è raro esempio di costruzione dei primordi del cinquecento in stile medioevale. La Commissione esprime parere contrario allo spostamento della fontana poiché ritiene che Se si adottasse il progetto approvato dal Municipio di Salbertrand la fontana di cui ci occupiamo verrebbe tolta dal suo posto originale, ove, colle case circostanti forma un insieme pittoresco e caratteristico. Con lettera della Sotto Prefettura in data 15 ottobre si esprime parere contrario al progetto relativo al lavatoio della località detta du Milieu de ville e si invia al Comune un progetto del D’Andrade, dell’Ufficio Regionale per la conservazione dei monumenti, che prevede l’acquisto di una piccola porzione di casa Arlaud, con la realizzazione del lavatoio all’interno di questa mediante un’apertura verso la fontana che non verrebbe spostata. Il 24 ottobre il Consiglio Comunale recepisce l’osservazione riguardo l’inamovibilità della fontana ma conferma acquisto e demolizione di parte di Casa Arlaud e realizzazione lavatoio.

L’8 luglio 1903, il Sotto Prefetto comunica al Comune che il Direttore dell’Ufficio Regionale dei Monumenti insiste nel non far spostare la fontana del XVI secolo e nel non volere l’abbattimento di Casa Arlaud. Il D’Andrade, Direttore dell’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti del Piemonte e della Liguria, richiede informazioni al Sindaco in merito alla domanda presentata al Ministero dal Sig. Spirito Arlaud tendente ad ottenere licenza di restaurare un suo stabile posto in via della Fontana n. 50.

Il 12 maggio 1905, la Regia Sotto Prefettura di Susa scrive al Sindaco affinché convinca il Sig. Arlaud ad apportare alla sua casa i necessari restauri onde prevenirne la caduta. Il Sotto Prefetto comunica che l’Ufficio Regionale ha provveduto onde siano eseguiti puntellamenti di sicurezza per sostenere il muro pericolante della casa Arlaud e che occorre obbligare l’Arlaud ad abbandonare la parte di casa pericolante e ad abitare la parte di essa che trovasi in buone condizioni in quanto si ostina ad abitare la casa senza prendere le più elementari precauzioni per la sua sicurezza. Inoltre il Sotto Prefetto comunica che il Ministero della Pubblica Istruzione non può addossarsi le spese di restauro di un edifizio per quanto monumentale, ma di proprietà privata. Spirito Arlaud inoltra istanza al Ministero dell’Istruzione per ottenere un sussidio per i restauri della casa. Il 15 settembre l’Ingegner Meano trasmette al Comune il suo progetto del 12 settembre di realizzazione nel piano terreno di Casa Arlaud di un grande porticato aperto sulle due strade dentro al quale troverebbe comoda sede l’antica fontana oltre al lavatoio. Casa Arlaud verrebbe utilizzata per il resto per alloggio inserviente, messo comunale, guardie forestali, magazzeni, ecc. 

Il 17 gennaio 1906, il Sottoprefetto informa il Sindaco del rifiuto interposto dal Sig. Arlaud Spirito per il puntellamento del tetto della sua casa ordinato dall’Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumento allo scopo di evitarne la rovina nell’imminenza dell’inverno. Il 22 maggio il Sottoprefetto informa il Sindaco che la Direzione dell’Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti ha ottenuto che l’Arlaud sloggi momentaneamente dalla sua casa e non si opponga ai lavori di riparazione. Con lettera del 30 giugno il Sottoprefetto comunica che i lavori di puntellamento della casa Arlaud sono stati effettuati e che il Comune deve anticipare le spese che richiederà all’interessato.

Nel 1907, si restaurano a spese dell’Ufficio Regionale il muro verso il vicolo, il tetto, i soffitti, i muri interni e la volta a crociera della cucina. 

Da diversi anni l’Associazione ArTeMuDa  organizza una serie di visite teatralizzate in Torino e Provincia, in particolare in Valle di Susa in collaborazione con l’Ecomuseo Colombano Romean di Salbertrand e l’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie per la valorizzazione della cultura, della storia e delle tradizioni locali. Nel corso di ogni visita teatralizzata i partecipanti incontrano diversi personaggi, impersonati dagli attori dell’Associazione ArTeMuDa che raccontano le storie e la memoria dei luoghi visitati.