UN CONVEGNO TRA PANE E TEATRO
Sabato 10 ottobre 2009, Salbertrand (TO), Sala conferenze Parco del Gran Bosco di Salbertrand
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Descrizione
Il convegno, tra Pane e Teatro, è ispirato a BARBARIA’, lo spettacolo teatrale creato nel 2006 dal Laboratorio Permanente di Ricerca Teatrale di Salbertrand, diretto da Renato Sibille. Il convegno sarà l’occasione per analizzare le tracce che le diverse fasi del ciclo del pane, dalla semina dei cereali fino all’impasto e alla cottura, hanno lasciato nella storia, nella cultura e nella lingua dell’alta Val Susa.
Informazioni aggiuntive
PROGRAMMA DEL CONVEGNO
Ore 14.00 Visita guidata ai siti dell’Ecomuseo Colombano Romean del forno di Oulme e del mulino del Martinet. Per l’occasione il forno sarà in funzione per la panificazione dalle prime ore del mattino.
Ore 16.00 INIZIO DEI LAVORI – BENVENUTO
- Massimo Garavelli, Presidente Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand
- Piero Biolati, Sindaco di Salbertrand
- Roberto Micali, Presidente Associazione ArTeMuDa
INTERVENTI
- Clelia Baccon – Un’infornata di pane casereccio a Salbertrand
- Alessia Glielmi – Fâ ël pan ‘d bla. Etnografia e catalogazione del ciclo del pane in alta Valle Susa
- Matteo Rivoira – Il pane in alta Val Susa: note etnolinguistiche
- Valeria Gili – Studenti, farine e panificazione
BREAK CON PRODOTTI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
- Loredana Matonti – Dal chicco al pane: credenze, rituali e rimedi nella medicina popolare
- Fernando Mastropasqua – Il pianto del grano
- Daniele Contardo – I mulini erano bianchi? Mulini, mugnai e farina nel canto popolare
- Renato Sibille – Bitâ pa ël pan ou countrêr! Barbarià del Laboratorio Permanente di Ricerca Teatrale di Salbertrand
Ore 19.00 Consegna dei riconoscimenti “Patrimouanë dla Jan ArTeMuDa 2009” e chiusura dei lavori
Ore 19.30 Degustazione
Ore 21.00 Nell’ambito degli incontri di Cultura Occitana Arcadia Alpina:
- Presentazione del Cahier n° 7 dell’Ecomuseo Colombano Romean e inaugurazione mostra “L’uomo, l’acqua e la montagna. Protoindustria in Alta Valle Susa”, a cura dell’Associazione Cultura e Territorio
- Proiezione del film Barbarià, con gli attori del Laboratorio Permanente di Ricerca Teatrale di Salbertrand, regia di Renato Sibille
PRESENTAZIONE DI MASSIMO GARAVELLI, PRESIDENTE DEL PARCO NATURALE DEL GRAN BOSCO DI SALBERTRAND
“Non si vive di solo pane!” Affermazioni così categoriche potrebbero indurre molti a sottovalutare l’oggetto del convegno che il Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand e l’Ecomuseo Colombano Romean hanno il piacere di ospitare.
In effetti disporre del pane quotidiano è stato, per secoli e per tanti lo è ancora oggi, uno dei problemi più stringenti con cui confrontarsi per tutta la vita, e a volte purtroppo questa inderogabile esigenza, né il singolo né la società, riescono a garantirla a tutti.
In Alta Valle della Dora Riparia, come in tutte le sorelle valli occitane e francoprovenzali del Piemonte, la civiltà del pane è stata il fulcro della vita comunitaria ed attorno ad essa si è intrecciata una fitta rete di relazioni sociali, economiche, familiari e culturali che in tutte le fasi della filiera produttiva hanno coinvolto l’intera collettività a partire dalla coltivazione, per passare alla trebbiatura, alla macinazione e concludersi nella panificazione. Sicuramente la coltivazione ad altezze limite, la testimonianza dei tantissimi mulini un tempo in funzione in ogni più piccola borgata, oppure i forni comunitari diffusi così capillarmente, hanno segnato il territorio e la memoria in modo indelebile.
Oggi che è sufficiente recarsi in un qualsiasi negozio per approvvigionarsi del prodotto finito e l’autoproduzione locale è quasi scomparsa del tutto, l’occasione offerta da questa iniziativa proposta dall’Associazione ArTeMuDa, che da anni lotta per salvare dall’oblio la cultura materiale ed immateriale del nostro territorio, rappresenta un tassello delle nostre radici che rivive e si tramanda ancora nella conoscenza e nella coscienza di chi, nonostante tutto, non alza bandiera bianca di fronte all’incalzante omologazione culturale di massa. Per quanto desidero ringraziare quanti si sono impegnati per realizzare questo incontro ed hanno condiviso lo spirito che ha accompagnato questo percorso con l’augurio che, prendendo spunto dalla memoria, sappia in tutti noi infondere il coraggio di lavorare perché tutti gli esseri umani abbiano il loro ” pane quotidiano” anche in tante altre accezioni non solo materiali.